La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ( NASPI ) è una indennità mensile che sostituisce quella che tutti conosciamo e che ancora oggi chiamiamo “disoccupazione”.
A chi spetta la Naspi?
Questa tipologia di indennità spetta ai lavoratori dipendenti, ovvero con rapporto di lavoro subordinato, che hanno perduto involontariamente l’occupazione. Rientrano in questa categoria:
- apprendisti
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni
Inoltre può essere richiesta anche da:
- lavoratrici che hanno presentato le dimissioni nel periodo della maternità, perché si tratta di dimissioni per giusta causa;
- lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
- lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari.
Le categorie che invece non possono richiedere la naspi sono le seguenti:
- i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.
DI QUALI REQUISITI BISOGNA ESSERE IN POSSESSO?
Per poter ricevere l’indennità è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere in possesso dello stato di disoccupazione
- avere versato nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contribuzione
- aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione
quando deve essere presentata la domanda?
La domanda di disoccupazione deve essere presentata tassativamente entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro, altrimenti si perde il diritto a percepire l’indennità.
DURATA
L’indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.
QUANTO SPETTA
L’indennità di disoccupazione è pari al 75% dell’importo di stipendio medio, a condizione che esso sia di importo pari o inferiore a 1.221,44 euro.
Nel caso in cui lo stipendio medio sia superiore ai 1.221,44 euro euro la somma riconosciuta sarà pari al 75% del proprio stipendio più il 25% della cifra in eccesso.
Quando si perde il diritto a percepirla?
Il lavoratore perde il diritto a percepire la Naspi nei casi in cui:
- perde lo stato di disoccupazione;
- inizia un’attività di lavoro subordinato, di durata superiore a sei mesi o a tempo indeterminato senza comunicare all’INPS il reddito presunto che ne deriva entro il termine di un mese dall’inizio del rapporto di lavoro
- non comunica, entro un mese dalla domanda della NASpI, il reddito annuo che presume di trarre da uno o più rapporti di lavoro subordinato part-time rimasti in essere all’atto di presentazione della domanda di Naspi conseguente alla cessazione di altro rapporto di lavoro di cui era titolare;
- inizia un’attività lavorativa autonoma senza comunicare all’INPS il reddito annuo presunto entro un mese dal suo inizio o dalla data di presentazione della domanda se l’attività lavorativa autonoma era preesistente alla domanda medesima;
- raggiunge i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato
- acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità e non opta per l’indennità NASpI
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