È stato firmato in data 31 gennaio 2020 il nuovo accordo tra le associazioni di categoria ed il Ministero del Lavoro sul contratto di lavoro domestico che, annualmente, si aggiorna per adeguare lo stipendio minimo alle variazioni Istat del costo della vita.
Prima di vedere tutte le modifiche apportate con il nuovo accordo e quali sono gli stipendi minimi da rispettare, vediamo insieme chi sono i lavoratori domestici, il loro livello di inquadramento e che cosa deve contenere il contratto:
Chi sono i lavoratori domestici?
Sono tutti quei lavoratori che svolgono un’attività lavorativa volta al funzionamento e alla cura della vita familiare:
- badanti
- colf
- cuochi
- bambinaie
- autisti
Una volta stipulato il contratto di lavoro domestico inserendo tutte le voci che vi abbiamo indicato sopra, deve essere comunicato all’Inps entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del rapporto di lavoro, anche nel caso in cui si dovesse trattare di un giorno festivo. Inoltre, è necessario comunicare sempre all’Inps anche eventuali:
- proroghe
- rinnovi
- trasformazioni o cessazioni del contratto di lavoro
- modifiche che riguardano orario, retribuzione o qualsiasi elemento che possa condizionare il calcolo dei contributi.
Come anticipato all’inizio dell’articolo vediamo ora quali sono gli stipendi minimi da rispettare quando si stipula questa tipologia di contratto:
*https://www.assindatcolf.it/tabelle-retributive/
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